lunedì 21 marzo 2011

Il Collo - Favale di Malvaro

Piccolo borgo rurale abbandonato in comune di Favale di Malvaro, raggiungibile tramite una stretta sterrata che si diparte dalla comunale per la frazione di Alvari (via Priano).
La strada, che si sconsiglia di percorrere comunque in auto vista la sua scarsa manutenzione e le numerose frane, conduce con una lunga serie di tornanti a  questa piccola frazione caratterizzata da un minuscolo gruppo di case in pietra alcune delle quali ancora ben conservate.
Al termine della sterrata si raggiunge un piccolo spiazzo a quota 671 mt. s.l.m., dove si affacciano alcune tra le case meglio conservate, con le murature in pietrame a vista e la copertura in lastre sempre di pietra.
Tutte le vecchie abitazioni sono caratterizzate da un primo piano ad uso abitativo e da una sottostante stalla addossata ad un muro di fascia, tipico sistema di costruire per sfruttare al meglio il pendio naturale del terreno.
Verso valle su di un piccolo pianoro vi era un tempo l’ arrivo di una teleferica, che nelle carte tecniche regionali è ancora rappresentata, mentre in quelle catastali sullo stesso pianoro viene indicato un punto trigonometrico essendo perfettamente visibile da molti punti della vallata.

Ultima visita: 5 marzo 2022




 

 
 









domenica 20 marzo 2011

Arvigo e Molinasso

Due piccole frazioni del comune di Davagna in alta Val Bisagno immediatamente a valle della frazione di Marsiglia.

Raggiungibili con una mulattiera che ha inizio proprio nel centro del paese di Marsiglia, sono oggi abbandonate.

Il toponimo Molinasso deriva quasi sicuramente dalla presenza di mulini di cui però ad oggi non si rileva più alcuna presenza.

Alcune case sono ancora discretamente conservate e circondate da piccole fasce un tempo utilizzate per la coltivazione. All' interno di alcune cantine vi sono ancora vecchie botti, e attrezzi per la vinificazione, segno evidente che la sua coltivazione della vire era molto diffusa.

Foto scattate con Nikon D200 e Nikon D700.







sabato 12 marzo 2011

I Damaschi di Lorsica

 Sono stato diverse volte a Lorsica, questo piccolo comune con le sue case in pietra strette le une accanto alle altre, ma sempre di passaggio, avendo come meta il vicino monte Ramaceto.
Questa volta mi sono soffermato invece nel piccolo borgo, con una visita lungo le strette viuzze, con le case con i tetti in ardesia, famoso per i suoi damaschi. Il territorio di Lorsica infatti nel censimento del 1772 contava ben 220 telai, impiegando praticamente l’ intera popolazione, mentre oggi è attiva un' unica azienda artigiana: la manifattura “Figli di De Martini Giuseppe”.
Al primo piano di una vecchia casa in pietra, ancora oggi, come nel ‘500, vengono prodotti i damaschi, un particolare tipo di stoffa che prende il suo nome dalla capitale della odierna Siria; il tessuto, caratterizzato dal contrasto - lucido/opaco - delle due facce del raso, viene lavorato come una volta su antichi telai, ma il suo fascino è ancora oggi immutato.





















lunedì 7 marzo 2011

skate

Evoluzioni su pattini e skateboard a Punta Vagno (GE)

Nikon D700 - obiettivo Nikon 24/120 - mano libera