lunedì 26 settembre 2022

BONETTO – COMUNE DI MONTOGGIO

 

BONETTO – COMUNE DI MONTOGGIO

 

Due case isolate ormai dirute e fagocitate in parte dalla vegetazione costituivano il minuscolo abitato di Bonetto o Bonettu come indicato sulle mappe catastali del Comune di Montoggio.

Arrivarci oggi non è affatto semplice anche se il percorso è breve. Salendo lungo la strada che conduce alla frazione di Sella del Comune di Montoggio in corrispondenza di un tornante (staccionata in legno) bisogna imboccare una breve strada sterrata di recente esecuzione che costeggia il lato monte della sottostante cava della Cementifera Ligure.

È necessario seguire, senza entrare, la recinzione della cava fino ad individuare una traccia di sentiero che si addentra nel bosco e traversando a mezza costa arriva ad incrociare il Fosso Bonetto. Da questo punto il sentiero risulta più evidente e praticamente in piano. Incontriamo i primi terrazzamenti ed in circa 10 minuti arriviamo alla casa posta più a valle.

Sempre dal fosso Bonetto salendo lungo il versante si incontrano altri terrazzamenti sopra i quali è ubicata la seconda casa (circa 15 minuti).

Lorenzo Torre nelle sue ricerche presso gli archivi parrocchiali è risalito alla storia della frazione di Bonetto.

A Bonetto, nel 1905 abitava un solo nucleo familiare: una madre, del 1865, vedova, con cinque figli, di cognome Gnecco, il più grande del 1889 e la più giovane, Maria Carla, nata nel 1901.










martedì 13 settembre 2022

LUEGA COMUNE DI MONTOGGIO

Ero stato a Luega o Luvega nel dicembre del 2011 passando però da un altro sentiero non segnalato e solo grazie al periodo invernale ero riuscito a raggiungere il paese. 

 Questa volta la partenza sono partito dalla frazione Morasco del Comune di Montoggio (lungo la SS 226 di fondo valle in corrispondenza dei bidoni dell’AMIU), dove con una strada dapprima in cemento e poi sterrata, percorribile solo a piedi, si arriva in 5 minuti alla frazione superiore di Morasco. 

 Da qui si gira a destra per pochi metri fino a trovare un trogolo, punto dal quale parte il sentiero. All’inizio risulta un po’ infrascato fino ad arrivare ad un palo in cemento dell’ENEL, per poi entrate in un bosco misto, da dove in breve tenendosi sulla sinistra ha inizio l’antica mulattiera. 

 In circa 30 minuti si arriva sotto le prime case di Luvega con un tratto finale che richiede attenzione per alcuni passaggi un po’ infrascati dalla vegetazione. Il toponimo dovrebbe derivare dal Genovese “luvega” ovvero luogo umido, ma di umido nella frazione c’ è ben poco: è infatti esposta a mezzogiorno sul versante del monte Morasco sul lato destro del torrente Laccio, proprio davanti al monte Acuto. 

 Il borgo era costituito da una decina di case delle quali la metà ormai dirute, da visitare con attenzione visto lo stato di precaria conservazione.