lunedì 29 ottobre 2012

Chiese di Genova



CHIESA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA DEL VASTATO

Affacciata su piazza della Nunziata, la costruzione primitiva di cui oggi non rimane alcuna traccia risale al XIII secolo ed era intitolata a Santa Marta.

Nel 1520 i Padri Minori di San Francesco intrapresero i lavori di ricostruzione della chiesa per cederla poi ai Francescani Osservanti. La chiesa nel 1537 assunse il titolo di Santissima Annunziata del Vastato.

Nel 1591 Lorenzo Lomellini amplia il convento il presbiterio ed erige una cupola tra navata e transetto.

Nei primi anni del secolo seguenti gli eredi di Lomellini eseguono ulteriori lavori che portano l' edificio alle sue attuale condizioni.

Nella chiesa sono conservati affreschi seicenteschi eseguiti nel periodo compreso tra il 1625 ed  il 1638 da Giovanni Carlone, G.B. Carlone, Domenico Fiasella, Gio Andrea Ansaldo, Giulio Benso e Gioacchino Assereto.








CHIESA DI SAN FILIPPO NERI

Situata sulla destra di via Lomellini è uno degli esempi più rappresentativi del barocco genovese.

Edificata a partire dal 1657 venne più volte rimaneggiata e consacrata nel 1721.





CHIESA DI SAN LUCA

Affacciata sulla omonima piazza ha origini antichissime, La prima costruzione risale al 1188 per volte di Oberto Spinola.

Nel 1485 fu nominata collegiata da Innocenzo VIII e tra il 1626 ed il 1650 fu totalmente riedificata.

La volta è affrescata eseguita nel 1659 da Domenico Piola.





CHIESA DI SAN PIETRO IN BANCHI

Posta sulla omonima piazza fu edificata su progetto dell' architetto Bernardino Cantone, l' edificio fu costruito a spese della Repubblica a ringraziamento per la fine di un epidemia.

La decorazione della volta è opera di Taddeo Carlone e Daniela Casella.




CHIESA DI  SAN SIRO

E' stata la prima cattedrale genovese (IV secolo) affidata successivamente ai Benedettini nel 1009 che la ricostruirono con forme romaniche.

A partire del 1575 i Padri Teatini ottennero da papa Gregorio XIII il complesso presero ormai abbandonato iniziando nel 1583 i lavori di totale ricostruzione.

Gli affreschi della volta sono opera di Giovanni Battista Carlone.




 CHIESA DI  SAN SISTO DI PRE'



(fonte Chiese in Liguria Sagep Editrice a cura di Nadia Pazzini Paglieri e Rinangelo Paglieri)

lunedì 22 ottobre 2012

La stagione dei bramiti

Come ogni anno in questo periodo si rinnova la stagione degli amori per i daini con i maschi che emettono il caratteristico bramito per conquistare le femmine.




 

venerdì 19 ottobre 2012

Riola di Mezzo comune di Torriglia



Riola era una frazione del comune di Torriglia divisa in tre distinti agglomerati, denominati di Sopra, di Mezzo e di Fondo.


Riola di Sopra si raggiunge dal passo lungo la strada che collega Donetta a Pentema con una mulattiera - sulle mappe catastali indicata cone Strada Comunale Torriglia Riola. E' la medesima mulattiera che con una deviazione conduce anche a Tecosa, altra frazione del comune di Torriglia.


Arrivarci non è particolarmente difficile, se si esclude l’ ultimo tratto in prossimità del paese dove è necessario farsi largo tra la vegetazione infestante. Particolarità di Riola di Sopra è la piccola chiesetta posta su di un pulpito con vista sulla valle sottostante.


Dalla piccola chiesetta ormai in rovina, il sentiero scende per proseguire poi a mezza costa seguendo le curve di livello fino a raggiungere dopo circa un ora quello che rimane della frazione di Riola di Mezzo. Delle case che formavano il piccolo borgo non è rimasto praticamente più nulla solo macerie e vecchi muri in pietra di difficile lettura anche a causa della vegetazione che ha ricoperto ormai tutto.


Molto più complicato è arrivare invece a Riola di Mezzo, una dozzina di abitazioni ormai semi distrutte con la sola eccezione di un fabbricato, quello posto più a valle, che conservando ancora quasi intatta la relativa copertura si è al momento salvato dalla rovina.


Una volta Riola di Mezzo si raggiungeva con una deviazione dal sentiero che collegava Riola si Sopra con Riola di Fondo ma oggi non è più così semplice trovare questo sentiero e quindi nella recente visita che ho effettuato sono sceso lungo la massima pendenza partendo dalla chiesetta di Riola di Sopra seguendo il crinale fino ad arrivare alla frazione di Riola di Mezzo.


L’ unico fabbricato ancora ben conservato è avvolto da fitti rovi ed altra vegetazione infestante, ma con un pò di pazienza ed un minimo di attrezzatura ci si può comunque riuscire. E’ disposto su due piani con la piano terra l’ ingresso, alla destra la cucina ed alla sinistra una stanza, mentre al piano superiore raggiungibile con una bella scala in pietra vi sono due camere con ancora i letti in ferro ed un vecchio materasso imbottito con foglie di mais.