mercoledì 12 giugno 2024

Crosi in Comune di Torriglia

Dalla frazione di Crosi in Comune di Torriglia, raggiungibile con una deviazione dalla SP 226 che da Laccio va verso Montoggio, ho cercato di raggiungere il piccolo borgo di “Bargoni” così indicato sulla mappa catastale, soprastante l’ex fornace di Laccio.

Del borgo costituito un tempo da 3/4 fabbricati non rimangono che cumuli di pietre, mentre è ancora discretamente conservata la cappelletta posta al crocevia tra il sentiero per il borgo e quello che una volta raggiungeva la fornace di Laccio.








giovedì 6 giugno 2024

Cian da Rosa – Comune di Torriglia

Cian da Rosa – Comune di Torriglia

Dalla frazione di Busco (indicata come Canelli sulle mappe di Google e Poggio Caldaia sulle Carte Tecniche della Regione Liguria – quota 798,60) si segue il nuovissimo sentiero Quotazero 10 (Morasco – monte Dragonat) per circa 1 km.

Si tralascia quindi il sentiero di crinale e si scende per alcune decine di metri sulla sinistra, fino ad intercettare un sentiero abbastanza largo che conduce, superato il Rio Fogliarino ad un vasto pianoro con diversi terrazzamenti, che sulle mappe catastali viene indicato come “Cian da Rosa”.

Interessante è l’edificio ancora esistente, disposto su due piani con delle piccole finestre a feritoia e copertura piana.









sabato 25 maggio 2024

Località “Casun” comune di Torriglia

Località “Casun” comune di Torriglia

Dalla frazione di Busco (indicata come Canelli sulle mappe di Google e Poggio Caldaia sulle Carte Tecniche della Regione Liguria – quota 798,60) si segue il nuovissimo sentiero Quotazero 10 (Morasco – monte Dragonat) per circa 1 km fino ad arrivare ad una piccola zona pianeggiante dove tra castagni, faggi e alberi da frutto ormai inselvatichiti si trova una piccola zona pianeggiante (quota 838,60). Il piccolo nucleo conserva ancora una casa su due piani – la più grande – con una copertura in lamiera e pregevole muratura in pietra, mentre quelle adiacenti sono ormai crollate e rimangono solo parti di muratura ricoperte da muschio.











lunedì 6 maggio 2024

Mulino di Botasi (Val Graveglia)

Mulino di Botasi (Val Graveglia)

Appena superate le ultime case della frazione di Botasi in Val Graveglia percorrendo la SP 26 in  direzione Reppia/Arzeno, si scavalca il torrente Reppia su di un ponte ad una arcata al di sotto del quale troviamo l’antico Mulino di Botasi.

È un fabbricato disposto su tre piani dove al piano inferiore (non visitabile) c’era il mulino, mentre ai piani superiori era destinato ad abitazione. Una vecchia mulattiera (ex strada comunale) vi passa a fianco sfiorando un vecchio manufatto in pietra e subito dopo scavalca il torrente Reppia su di un ponte in pietra settecentesco.








giovedì 25 gennaio 2024

Il Mulino di Marsiglia (Davagna)

 Il Mulino di Marsiglia (Davagna)

Sulla sponda sinistra del Rio Arvigo si trovano i resti di un piccolo mulino molto antico a giudicare da ciò che rimane della ruota interna con ingranaggi in legno. 

Era dotato di una grossa ruota a cassetta che era alimentata da un beudo ancora in parte riconoscibile.

Sulla sponda opposta l'antico borgo di Molinassi (abitato) il cui toponimo la dice lunga sulla ricchezza d'acqua della zona.

Il Borgo di Molinassi sulla sponda destra del Rio Arvigo
Il Borgo di Molinassi sulla sponda destra del Rio Arvigo


Particolare della ruota a cassetta

Il Mulino ripreso dal Rio Arvigo

Il Mulino ripreso dal Rio Arvigo

Il Mulino ripreso dal Rio Arvigo


I meccanismi di regolazione delle macine

Interno del mulino

La ruota interna con i "denti" in legno




sabato 28 ottobre 2023

MORANEGO UN CAMPANILE RADDRIZZATO ED IL BORGO ABBANDONATO DI DOTTA IN COMUNE DI DAVAGNA (GE)

Dal cimitero della frazione di Moranego con una mulattiera si raggiunge ciò che rimane delle piccola frazione di Dotta costituita da due fabbricati principali ed alcuni piccoli edifici adibiti a fienili e magazzini.

Il piccolo borgo è posto sul versante destro del Torrente Bisagno ad una quota di circa 500 mt. s.l.m..

La fotografia aerea del 1964 estratta dal sito della Regione Liguria ci mostra una zona riccamente coltivata con numerose fasce che circondano la frazione, oggi irriconoscibile ed invasa da piante infestanti.

Il campanile della Chiesa intitolata a San Colombano fu oggetto di una delle opere più significative del parroco ingegnere Giovanni Battista Piccardo che nel 1927 lo fece raddrizzare in quanto pericolosamente inclinato. (rif.to Davagna nell’alta Val Bisagno edito da De Ferrari e scritto da Paolo Stringa). 

 

Dal cimitero della frazione di Moranego con una mulattiera si raggiunge ciò che rimane delle piccola frazione di Dotta costituita da due fabbricati principali ed alcuni piccoli edifici adibiti a fienili e magazzini.

Il piccolo borgo è posto sul versante destro del Torrente Bisagno ad una quota di circa 500 mt. s.l.m..

La fotografia aerea del 1964 estratta dal sito della Regione Liguria ci mostra una zona riccamente coltivata con numerose fasce che circondano la frazione, oggi irriconoscibile ed invasa da piante infestanti.

Il campanile della Chiesa intitolata a San Colombano fu oggetto di una delle opere più significative del parroco ingegnere Giovanni Battista Piccardo che nel 1927 lo fece raddrizzare in quanto pericolosamente inclinato. (rif.to Davagna nell’alta Val Bisagno edito da De Ferrari e scritto da Paolo Stringa).

Stralcio Mappa Catastale

Volo Aereo del 1964 - fonte Regione Liguria

Il campanile della Chiesa di Moranego intitolata a San Colombano