mercoledì 26 aprile 2023

Viazzale (Comune di Montebruno - GE)

Borgo abbandonato in Comune di Montebruno (GE), costituito da una manciata di case e fienili, ancora discretamente conservati.

Quello che si può notare di diverso rispetto ad altri borghi sono alcuni portali costituiti da grossi conci in pietra locale (calcari del Monte Antola).

Si può raggiungere tramite una pista per esbosco che si diparte, in corrispondenza di un tornate, dalla strada che collega il capoluogo alla frazione di Zeppado in circa 45 minuti.














lunedì 24 aprile 2023

Pian de Gianè

Piccolo borgo abbandonato di “Pian dei Gianè” in Comune di Montebruno che sulla Carta Tecnica Regionale viene indicato con il toponimo di “Loveghe”.


Risulta raggiungile con un sentiero dalla frazione di Due Ponti, sempre nel Comune di Montebruno, oppure tramite una pista per esbosco che si diparte dalla strada che collega il capoluogo alla frazione di Zeppado in circa 30 minuti.

L'accesso risulta alla portata di tutti, dal momento che si percorre una larga sterrata, fino ad arrivare ad un crinale dove, sulla nostra destra, troviamo un traliccio della linea elettrica.

Da questo punto, si abbandona la pista e si prende a destra in discesa per arrivare in circa 5 minuti alla piccola frazione abbandonata.












martedì 11 aprile 2023

Scandolaro e i suoi castagneti

Scandolaro e i suoi castagneti

Dalla frazione di Marsiglia in Comune di Davagna in circa un ora di cammino lungo una bella mulattiera si raggiunge il piccolo borgo di Scandolaro, che pare prenda il suo nome dalle “scandole”, tegole in legno di castagno che un tempo ricoprivano i tetti delle case.

Oggi le case hanno i tetti di tegole e sono state recintate e quindi non è possibile accedervi, limitandosi alla sua osservazione dal sentiero che passa a monte del piccolo agglomerato e conduce a Canate di Marsiglia.

Il sentiero attraversa un bosco secolare di castagni. Sulla sinistra scendendo, poche decine di metri prima di arrivare in corrispondenza del Fosso di Canate, si possono visitare alcuni seccherecci ancora ben conservati, utilizzati per la essicazione delle castagne.



Il segnavia del sentiero Marsiglia - Canate di Marsiglia



Canate di Marsiglia dal sentiero 






Il ponte sul Fosso di Canate





lunedì 19 dicembre 2022

C’era una volta “Luega” (Comune di Montoggio)

C’era una volta “Luega” (Comune di Montoggio)

Le fotografie di Patrizia Profumo, che ringrazio, ci testimoniano come era il piccolo agglomerato di Luega o Luvega nel Comune di Montoggio, prima del suo abbandono.

Si possono notare le immancabili fasce, gli alberi da frutto e la pulizia del bosco oggi ormai inselvatichito.








lunedì 26 settembre 2022

BONETTO – COMUNE DI MONTOGGIO

 

BONETTO – COMUNE DI MONTOGGIO

 

Due case isolate ormai dirute e fagocitate in parte dalla vegetazione costituivano il minuscolo abitato di Bonetto o Bonettu come indicato sulle mappe catastali del Comune di Montoggio.

Arrivarci oggi non è affatto semplice anche se il percorso è breve. Salendo lungo la strada che conduce alla frazione di Sella del Comune di Montoggio in corrispondenza di un tornante (staccionata in legno) bisogna imboccare una breve strada sterrata di recente esecuzione che costeggia il lato monte della sottostante cava della Cementifera Ligure.

È necessario seguire, senza entrare, la recinzione della cava fino ad individuare una traccia di sentiero che si addentra nel bosco e traversando a mezza costa arriva ad incrociare il Fosso Bonetto. Da questo punto il sentiero risulta più evidente e praticamente in piano. Incontriamo i primi terrazzamenti ed in circa 10 minuti arriviamo alla casa posta più a valle.

Sempre dal fosso Bonetto salendo lungo il versante si incontrano altri terrazzamenti sopra i quali è ubicata la seconda casa (circa 15 minuti).

Lorenzo Torre nelle sue ricerche presso gli archivi parrocchiali è risalito alla storia della frazione di Bonetto.

A Bonetto, nel 1905 abitava un solo nucleo familiare: una madre, del 1865, vedova, con cinque figli, di cognome Gnecco, il più grande del 1889 e la più giovane, Maria Carla, nata nel 1901.










martedì 13 settembre 2022

LUEGA COMUNE DI MONTOGGIO

Ero stato a Luega o Luvega nel dicembre del 2011 passando però da un altro sentiero non segnalato e solo grazie al periodo invernale ero riuscito a raggiungere il paese. 

 Questa volta la partenza sono partito dalla frazione Morasco del Comune di Montoggio (lungo la SS 226 di fondo valle in corrispondenza dei bidoni dell’AMIU), dove con una strada dapprima in cemento e poi sterrata, percorribile solo a piedi, si arriva in 5 minuti alla frazione superiore di Morasco. 

 Da qui si gira a destra per pochi metri fino a trovare un trogolo, punto dal quale parte il sentiero. All’inizio risulta un po’ infrascato fino ad arrivare ad un palo in cemento dell’ENEL, per poi entrate in un bosco misto, da dove in breve tenendosi sulla sinistra ha inizio l’antica mulattiera. 

 In circa 30 minuti si arriva sotto le prime case di Luvega con un tratto finale che richiede attenzione per alcuni passaggi un po’ infrascati dalla vegetazione. Il toponimo dovrebbe derivare dal Genovese “luvega” ovvero luogo umido, ma di umido nella frazione c’ è ben poco: è infatti esposta a mezzogiorno sul versante del monte Morasco sul lato destro del torrente Laccio, proprio davanti al monte Acuto. 

 Il borgo era costituito da una decina di case delle quali la metà ormai dirute, da visitare con attenzione visto lo stato di precaria conservazione.