domenica 16 giugno 2013

Foppiano di Rovegno: il mulino

La piccola frazione di Foppiano del comune di Rovegno è un piccolo gioiello nel nostro Appennino ed è ancora ben conservata ed abitata soprattutto durante il periodo estivo.

Dove finisce la strada comincia Foppiano: le sue case, i suoi camini e la sua gente. Dove finisce Foppiano c'è il suo mulino.

Il mulino una volta era più in alto rispetto dove è ora, aveva la ruota in legno e si usava per macinare castagne e farina.

Dal 1915 la ruota è diventata di ferro poi, dal 1950, il mulino è caduto in disuso. Durante la seconda guerra mondiale i soldati del Fascio hanno piombato il mulino, legando con un filo di piombo le due ruote perché non doveva macinare troppo, così hanno fatto in modo che fosse più utilizzato.

Finita la guerra il mulino ha ripreso a funzionare, ma non c'era un responsabile, tutto il paese lo era in uguale misura. Era il fulcro del paese, era il centro delle attività e nessun foresto poteva usarlo.

Nel 1997, gli abitanti di Foppiano, hanno rimesso in funzione il mulino che è ora non più funzionante ma visitabile.


Tratto dall’ articolo a firma di Emanuela Sandali pubblicato sul n. 35 del 27/10/05 del settimanale "La Trebbia".




sabato 15 giugno 2013

Collegio Fondazione Devoto

Reportage al collegio della "Fondazione Devoto" dello Zatta, chiuso ormai molti anni ed è immerso in una spettacolare faggeta.

L’ enorme fabbricato è facilmente raggiungibile dal passo del Bocco, attraverso una sterrata che è immersa nella faggeta del monte Zatta nel pieno del parco dell’ Aveto; negli anni Sessanta ospitava centinaia di bambini in vacanza, per poi venire riconvertito in una struttura di recupero per tossicodipendenti ed infine abbandonato.

E’ dotato di ben 365 finestre ed il suo aspetto è quello tipico delle colonie alpine o montane realizzate in piena epoca fascista.