lunedì 18 dicembre 2017

Mulino di Clavarezza Val Brevenna

Posto a valle del paese e lungo la sponda destra del rio omonimo, si trovano i resti del mulino di Clavarezza. 

Oggi rimangono i muri verso monte con quelli verso il rio probabilmente distrutti dalle alluvioni. Non vi è più traccia della ruota e delle macine, ma risalendo di pochi metri il corso del rio si può notare ancora un arco in pietra che sorreggeva il “beudo”, il canale che alimentava il mulino.

Risulta della famiglia Bressesco, nome piuttosto diffuso in Val Brevenna.





L' arco in pietra che sosteneva il "Beudo", il canale di adduzione dell' acqua




lunedì 16 ottobre 2017

Val Lentro (GE): dalla località Fisi al mulino sul torrente Lentro

Valle del Lentro: dalla località Fisi al sottostante mulino.

Si parte dalla località Fisi (strada chiusa che si diparte dalla provinciale). Dopo circa 100 mt. sulla destra si trova la deviazione che ha inizio in corrispondenza di una varco nella recinzione. Si scende lungo la mulattiera, tralasciando dopo alcune centinaia di metri la deviazione sulla destra in discesa e proseguendo invece in falso piano (segnavia cerchio rosso vuoto)

Si prosegue in falsopiano raggiungendo una prima casa (civ. 7) e poi una radura dove si trova un altra casa (civ. 13).














sabato 3 giugno 2017

Mulino di Prati di Reppia

Mulino inferiore di Prati di Reppia di proprietà della Famiglia Rossi.

Il mulino superiore è invece posto a poche decine di metri al piano terra di una casa di abitazione e veniva utilizzato per la macinatura delle castagne. 

Entrambi sfruttavano il medesimo rio dal quale captvano l' acqua necessaria per movimentare le ruote.

Oggi dispone di una ruota a casetta in ferro, mentre prima la ruota era in legno di rovere. 

Negli ultimi anni di attività è stato dotato di un motore elettrico essendo l' acqua un bene prezioso, necessario per irrigare i vicini campi.

In origine il meccanismo di movimentazione della macina era del tipo a "Pelton" ovvero un asse verticale ricavato da un albero di rovere sul quale era montata la macina che veniva azionata da  "cucchiati" scavati sempre nel legno di rovere e montati nella parte inferiore dell' albero.







domenica 14 maggio 2017