Ci troviamo nell’alta valle del Torrente Cerusa, sotto la strada che porta al Passo del Faiallo in un’area racchiusa tra il Rio Cerusa ed il rio dell’Orto. Sulla mappa catastale troviamo i toponimi “Giassi” e “Gias del Dente” a richiamare probabilmente i recinti dove veniva ricoverato il bestiame durante la notte.
La zona è molto impervia ma un
tempo era utilizzata per il pascolo; nella parte meno acclive troviamo i ruderi
della Case Giassi.
Per arrivare nella zona indicata,
si segue un lungo percorso che parte dal cimitero di Fiorino, arriva tramite strada
privata chiusa con sbarra alle Case Seuggi e quindi, seguendo il segnavia quasi
assente ormai (rombo rosso vuoto), alle rovine di Casa Spravè.
Si prosegue per poche decine di
metri lungo il sentiero a mezza costa fino ad arrivare ad una curva secca sulla
sinistra; da qui di abbandona il sentiero F.I.E. e si seguono le tracce di un
piccolo sentiero in discesa privo di segnavia (omini in pietra).
Si arriva in breve ad
attraversare il Rio Gardonea dove è in atto un grosso movimento franoso, e si
continua, sempre a mezza costa, fino a raggiungere i ruderi di Casa Asti, posta
su di una vasta conca prativa alle pendici di levante del Monte Faiallo. Si
continua per prati in direzione dei ruderi di Case Giassi.
Il percorso è ormai inutilizzato
da molti anni e benché in origine segnalato dalla FIE è oggi difficile da
seguire, quindi è consigliato solo ad escursionisti esperti.