Dalla
frazione di Croso, l’ ultima che si incontra risalendo l’ appartata valle dei
Campassi, si raggiungono con un comodo sentiero indicato con il numero 242 due
piccoli mulini posti a poche decina di metri l’ uno dall’ altro.
Mulino
dei Gatti
E’
il primo manufatto che si incontra, posto a pochi metri dalla sponda sinistra
del rio dei Campassi.
Era
un mulino di tipo tradizionale con ruota – oggi scomparsa – alimentata da un
piccolo rio affluente di sinistra del rio dei Campassi.
Il
manufatto dispone ancora di una parte dell’ originario tetto con lastre di
pietra, sostituite in parte con tegole in laterizio.
Al
suo interno quello che rimane del cosiddetto “castello”, ovvero l’ impalcatura
in legno che sosteneva le macine.
Si
può notare ancora al suo interno una ruota completamente in legno e il grosso
tronco che collegava le macine alla ruota esterna.
Il Mulino: la facciata dove era alloggiata la ruota
Interno: la ruota dentata completamente in legno
Mulino
Gelato
Il
mulino gelato è posto invece poche decine di metri dal mulino dei Gatti, ma è
ubicato sulla sponda destra del rio dei Campassi, a monte di una bella cascata;
a lato del manufatto passa l’ antica mulattiera per Reneuzzi.
Era
alimentato da un “beudo” ancora riconoscibile sulla sponda destra del rio dei
Campassi, la cui acqua andava a movimentare una turbina di tipo Pelton, dotata
di grossi cucchiai di legno interamente scavati a mano oggi scomparsi.
L’
asse della turbina, finemente lavorato ed ancora ben conservato, faceva girare
l’ unica macina ancora presente all’ interno del mulino appoggiata sul
castello.
Sopra il rio dei Campassi il mulino Gelato
Interno: il castello con la macina
L' asse della turbina tipo "Pelton". In basso erano alloggiati le pale in legno
che con il movimento dell' acqua facevano girare la soprastante macina
La bucatura dal quale usciva l' acqua che alimentava il mulino
Ancora una più che meritata nota di plauso all'autore di queste bellissime foto.
RispondiEliminaPer contro, una nota di biasimo a quegli amministratori comunali che hanno lasciato cadere in malora un tale tesoro di patrimonio storico: davvero un gran peccato...
Silvano (Club Volo Libero Monte Maggio)