Accesso carrabile: percorsa la strada per Bargagli (S.S. n. 45),
si prende la deviazione per Traso. Si imbocca quindi via 4 Novembre,
oltrepassando la chiese di Traso per proseguire lungo via Fiume.
Si tralascia la deviazione per la
località Ciappa e si prosegue fino ad uno stretto tornante dove è stata
posizionata una palina indicatrice e dove è possibile posteggiare la macchina.
Itinerario per arrivare al borgo abbandonato di Barego si
prende il sentiero segnalato con un quadrato rosso pieno che inizia percorrendo
via Fiume, stretto viottolo pedonale tra le case, per arrivare subito ad una
prima deviazione. Sulla nostra destra il sentiero per la Presa e sulla nostra
sinistra quello per Barego.
Si imbocca il viottolo tra le
case che in breve si trasforma in una bella mulattiera che corre tra due muri
in pietra. Si arriva ad incrociare una sterrata che conduce ad una vecchia casa
rurale ancora abitata. Da questo punto in poi il sentiero diventa più stretto e
corre tra i muri a secco che delimitavano antiche fasce.
In circa 45 minuti si arriva al
primo fabbricato. Il borgo è disposto lungo il sentiero che prosegue verso il
monte di Traso tra una quota di circa 677 mt. s.l.m. e circa 767 mt. s.l.m..
Barego fu abbandonato più di tre
secoli per ragioni sconosciute; oggi nella fitta vegetazione semi sepolti da
piante infestanti, si possono ancora riconoscere i resti di 25 case le cui
fondamenta risalgono al VII secolo.
Ma la cosa strana e misteriosa di
Barego è la destinazione d’ uso dei 25 edifici. Infatti con un'unica eccezione,
non dispongono di quelle caratteristiche di tipo abitativo dell’ epoca. Le
finestre troppo piccole, l’ assenza di camini e di stufe, fanno pensare ad un
utilizzo più produttivo legato alla sfruttamento del castagno, del bosco in
genere e più in alto dei pascoli, ancora oggi sfruttati.
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