lunedì 7 aprile 2025

Gias del Dente

Ci troviamo nell’alta valle del Torrente Cerusa, sotto la strada che porta al Passo del Faiallo in un’area racchiusa tra il Rio Cerusa ed il rio dell’Orto. Sulla mappa catastale troviamo i toponimi “Giassi” e “Gias del Dente” a richiamare probabilmente i recinti dove veniva ricoverato il bestiame durante la notte.

La zona è molto impervia ma un tempo era utilizzata per il pascolo; nella parte meno acclive troviamo i ruderi della Case Giassi.

Per arrivare nella zona indicata, si segue un lungo percorso che parte dal cimitero di Fiorino, arriva tramite strada privata chiusa con sbarra alle Case Seuggi e quindi, seguendo il segnavia quasi assente ormai (rombo rosso vuoto), alle rovine di Casa Spravè.

Si prosegue per poche decine di metri lungo il sentiero a mezza costa fino ad arrivare ad una curva secca sulla sinistra; da qui di abbandona il sentiero F.I.E. e si seguono le tracce di un piccolo sentiero in discesa privo di segnavia (omini in pietra).

Si arriva in breve ad attraversare il Rio Gardonea dove è in atto un grosso movimento franoso, e si continua, sempre a mezza costa, fino a raggiungere i ruderi di Casa Asti, posta su di una vasta conca prativa alle pendici di levante del Monte Faiallo. Si continua per prati in direzione dei ruderi di Case Giassi.

Il percorso è ormai inutilizzato da molti anni e benché in origine segnalato dalla FIE è oggi difficile da seguire, quindi è consigliato solo ad escursionisti esperti.








 

 


lunedì 31 marzo 2025

I “Barchi” a tetto mobile


Un tempo molto diffusi, questo tipo di architettura rurale era utilizzata per stipare il fieno. La copertura mobile, ultimata un tempo con paglia di segale, veniva alzata e abbassata fino alla quota desiderata bloccandola con dei pioli conficcati nei quattro pali di sostegno, solitamente in castagno. 

Questo sistema permetteva al tetto di aderire perfettamente alla paglia sottostante impedendo che acqua e neve la facessero marcire.

Nelle foto, risalenti ad ormai oltre 10 anni, fa due barchi in alta Val Cerusa sopra Fiorino.





Mulino dei Bachicchi (Rezzoaglio)

 

Il mulino, raggiungibile in circa 5 minuti dalle ultime case della frazione di Villa Rocca si trova in sponda destra del torrente Rio Croca Scura. Un cartello fa risalire questo manufatto al 1789.

A differenza della stragrande maggioranza dei mulini era del tipo a “pelton”, ovvero non aveva la classica ruota a cassetta esterna bensì dei grossi “cucchiai” in legno fissati su di un asse verticale che trasmetteva direttamente il movimento alla macina, posizionati sotto il mulino.











domenica 16 marzo 2025

Costa Agugia – Val Lentro Comune di Genova

Dalla frazione FISI nel Comune di Bargagli in sponda destra del Torrente Lentro si prende via XXV Aprile e dopo circa 200 mt una deviazione sulla destra in discesa fino ad un casolare. Da qui si scende a destra (segnavia triangolo rosso vuoto che porta a Fontanegli) fino ad arrivare al Torrente Lentro (resti del mulino e ponticello).

Attraversato il Torrente si inizia a risalire seguendo la vecchia mulattiera (segnavia ormai scomparsi) fino ad arrivare ad una deviazione sulla sinistra in ripida salita con diversi scalini che porta ad un primo rudere ancora ben conservato.

Proseguendo sempre lungo il sentiero (poco evidente) si arriva ad un secondo casolare, probabilmente su secchereccio posto in un bel castagneto.










sabato 8 marzo 2025

U Muin da Lissa – Comune di Levanto

Lizza è una piccola frazione del Comune di Levanto, posta su un promontorio a 180 metri s.l.m. ancora abitata.

Dalla carta settecentesca del Vinzoni sono indicati numerosi mulini, uno dei quali denominato “U muin da Lissa”, era il più importante di tutta la valle di Levanto. Si trova lungo il sentiero che collega Lizza e Lavaggiorosso, sotto la strada veicolare proveniente da Levanto.

È composto da alcuni edifici del XVII-XVIII secolo, tre dei quali, disposti degradanti dall’alto in basso, muniti esternamente della girante metallica ed internamente dei meccanismi di trasmissione del moto e degli attrezzi per la molitura di grano, mais e castagne.
A nord il complesso è preceduto da un piccolo ponte che scavalca il Fosso del Mulino dal quale si dipartono tre antiche vie di comunicazione: una per Fossato, l’altra per Lizza e la terza per Lavaggiorosso.

Fonte: Comune di Levanto

https://comune.levanto.sp.it/vivere-il-comune/la-vallata/










sabato 4 gennaio 2025

Da Traso Basso a Trapena


Dalla località di Traso Basso che si raggiunge da Genova percorrendo la SS45, inizia il sentiero segnato con un bollo rosso che conduce a Trapena Alta. L’inizio del percorso è una ripida scalinata (via cap.O. Cabona) che diventa poi una mulattiera che si segue sulla destra. Si arriva in breve ad un bivio dove alcuni cartelli indicano il percorso per Trapena Alta (segnavia: bollo rosso e Viganego (segnavia: = rosso).

Si passa quasi subito vicino ai resti di un casolare fino a raggiungere il sentiero che a mezza costa conduce, sulla destra, a Viganego in Val Lentro.

La zona è ora più pianeggiante e con ampi terrazzamenti tra boschi di castagno. Seguendo il sentiero segnato con il bollo rosso che porta a Trapena Alta si raggiunge subito una prima casa ormai diroccata. Sempre nella stessa zona ma nascosta tra il folto del bosco una seconda casa anch’essa abbandonata ma con evidenti segni di un abbastanza recente ristrutturazione.

Chi volesse proseguire lungo il sentiero con il bollo rosso potrà arrivare al paese abbandonato di Trapena Alta.