Abbandonato
definitivamente nel 1953, era diviso in Avi di qua ed Avi di la, rispetto alla
posizione del piccolo torrente che divide i due minuscoli aggregati.
Raggiungibile
con un comodo e panoramico sentiero con partenza dalla chiesa di Roccaforte
Ligure (segnavia CAI n. 260 e poi n. 256), il paese risulta in precarie
condizioni e pertanto è consigliata la sua visita limitandosi alla parte
esterna.
Come spiega il pannello indicatore posizionato in
corrispondenza della sella di AVI (bivio tra i sentieri 260/256), il piccolo
paese era un tempo abitato da circa una ventina di persone che coltivavano
grano sui terrazzamenti circostanti e raccoglievano castagne, frutto che non
mancava mai nella cultura contadina di un tempo.
Avi: nucleo “dei Tegaldo” - la casa di Camillo Tegaldo
Avi: nucleo “dei Tegaldo”: la chiesa di San Vito
Didascalie alla foto tratte da "Avi di Roccaforte Ligure: etnografia ed iconografia
di un borgo abbandonato dell’ Oltregiogo" di Maria Teresa Caprile.
Avi di Roccaforte Ligure: etnografia ed iconografia di un borgo abbandonato dell’Oltregiogo di Maria Teresa Caprile
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Buongiorno,
RispondiEliminareportage molto interessante e belle le foto.
Mi permetto solo di segnalare che il link all'articolo della Caprile apre un altro articolo della stessa autrice riferito a Camere Nuove e Rivarossa.
Cordiali saluti