Poche
case suddivise in due gruppi poste sul versante sinistro del torrente Feto. Il
toponimo come scritto da Marco Fezzardi
nel libro Monte Bano, molte storie, potrebbe derivare da “felceto” luogo
ricco di felci, ovvero da “feleto” che significa stanziamento o guarnigione.
Potrebbe
essere più probabilmente una storpiatura del nome “Ferretto” che era il più
comune tra gli abitanti del piccolo borgo.
Dalla
frazione di Capenardo, raggiungibile con strada carrabile si prende il sentiero
FIE per il monte Candelozzo (quadrato rosso pieno) fino al gigantesco pannello
per le radio comunicazioni. Si prosegue quindi sulla sterrata che conduce al
paese di Noci valicando il Passo del Fuoco dove si incontra l’ AVML.
Poco
prima di arrivare a Noci, si trova sulla destra una traccia di sentiero che
sale alla Costa del Fo (costa del faggio), ampia sella prativa dove si ha una
bella visuale sul paese. Da qui si imbocca un sentiero che si inoltra nel bosco
(direzione est) fino a trovare sempre sulla nostra destra dei muri a secco.
Arrivati sul crinale si svolta a destra ed in circa cinque minuti si arriva
alle case di Feto.
Arrivati
alla prime case ci troviamo su di un un piccolo spiazzo dove probabilmente si
riunivano gli abitanti di Feto. Sul lato a valle un muretto/sedile mentre sul
lato opposto troviamo un secchereccio con al piano terra una cucina con un rumfò ed al piano soprastante il
seccatoio con la grè ancora ben
conservata. Sempre sulla piccola piazzetta l’ ingresso di una casa dotata di
targhetta in marmo con il numero 100.
Al
piano seminterrato una stalla ancora ben conservata con la gréuppia. Da notare le imponenti travi in castagno squadrato del
solaio.
Come
detto il cognome più diffuso era Ferretto ed il borgo era abitato da pochi nuclei
famigliari dediti all’ agricoltura all’ allevamento ed alla realizzazione delle
ceste. Nel 1951 erano residenti a Feto 33 persone e nel periodo 1866-1951
nascono ben 47 bambini. Il paese è stato definitivamente abbandonato nel 1963.
Lorenzo Torre che ha fatto ricerche presso gli archivi parrocchiali di Montoggio riferisce quanto segue:
"La popolazione di Feto nel 1905 contava ben 61 abitanti.
Quattro nuclei familiari erano composti da quattro fratelli e le loro famiglie (31 persone in totale); altri tre nuclei familiari erano composti da altri quattro fratelli, due con famiglia e due che vivevano con l'anziana madre (14 persone in tutto), altre due famiglie rispettivamente composte da 7 e 8 persone e infine un anziano celibe che viveva solo.
Tre famiglie ospitavano orfani che venivano da Genova: era usanza prendere dei bambini per ottenere un piccolo contributo in denaro dagli orfanotrofi (in cambio di vitto, alloggio e... al lavoro come gli altri)".
Lorenzo Torre che ha fatto ricerche presso gli archivi parrocchiali di Montoggio riferisce quanto segue:
"La popolazione di Feto nel 1905 contava ben 61 abitanti.
Quattro nuclei familiari erano composti da quattro fratelli e le loro famiglie (31 persone in totale); altri tre nuclei familiari erano composti da altri quattro fratelli, due con famiglia e due che vivevano con l'anziana madre (14 persone in tutto), altre due famiglie rispettivamente composte da 7 e 8 persone e infine un anziano celibe che viveva solo.
Tre famiglie ospitavano orfani che venivano da Genova: era usanza prendere dei bambini per ottenere un piccolo contributo in denaro dagli orfanotrofi (in cambio di vitto, alloggio e... al lavoro come gli altri)".
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